Premesso che la scoperta archeologica di un sistema termale di epoca romana, con le sue preesistenze e le possibili adiacenze, riveste un significato ed una portata di notevole rilievo culturale, tanto da essere particolarmente qualificante per la ricostruzione della storia della città;

Rilevato che la consapevolezza identitaria della cittadinanza può trovare conferma e sostegno nella straordinaria importanza dei reperti finora rinvenuti e dell’intero complesso archeologico su cui le terme insistono e che ci si augura sia in prospettiva restituito;

Constatato che l’intera città trarrebbe notevole beneficio da un’area integrata nella quale la villa comunale come centro propulsivo di produzione culturale, lo spazio verde e il sito archeologico come beni pubblici da vivere e da rivivere, hanno la possibilità di interagire rappresentando così una risorsa irrinunciabile;

Si ritiene improponibile ogni eventuale attentato all’integrità, alla tutela ed al completamento di una futura pubblica fruizione di tali beni nel loro complesso, e si auspica, nel contempo, che su questi obiettivi, così determinanti per la qualità della vita del cittadino, l’intervento delle istituzioni sia risoluto, consapevole e deciso nel respingere ogni e qualsiasi tentativo di infiltrazione di interessi privati contrastanti quello pubblico.

Firmato
Alfonso Cardamone , Marcello Carlino

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