Sabato 26 marzo si è tenuta, presso la Sala Consiliare del Comune di Frosinone, la conferenza stampa convocata dalla Consulta delle Associazioni di Frosinone alla presenza delle principali testate della carta stampata e delle emittenti televisive. Oltre ad una nutrita platea di cittadini, erano presenti anche il Sindaco di Frosinone e alcuni Consiglieri comunali.

Il Presidente della Consulta delle Associazioni, F. Notarcola, ha introdotto la giornata, che è proseguita con la presentazione, da parte dell’Arch. L. Oropallo e del Dott. F. Antonucci, dei ritrovamenti archeologici avvenuti a partire dal 2000, e poi nel 2007-2008 nell’area tra via De Matthaeis e la Villa Comunale, su cui sono vigenti diversi vincoli prescrittivi secondo il Piano Territoriale Paesistico Regionale.

Nonostante nel 2007 sia stata scoperta la presenza di un importante impianto termale di epoca romana con mosaici ben conservati, sospensure e strutture in elevato è stato evidenzaito come, non risulti, ad oggi, la presenza di un vincolo archeologico diretto nell’area del ritrovamento, ed un vincolo indiretto nell’area limitrofa al ritrovamento stesso perché, qualora si intendesse valorizzare il ritrovamento, sarebbe ovviamente necessario avere uno spazio adeguato per rendere accessibile e fruibile il bene archeologico. Inoltre, è difficile immaginare che intorno alla Terme Romane non fossero presenti altre strutture della città romana, che dovrebbero essere oggetto di mirate indagini archeologiche.

Chiarimenti sul vincolo relativo alle Terme Romane sono stati chiesti alla Soprintendenza dei Beni Archeologici del Lazio, da parte di 22 associazioni e 676 cittadini, con la lettera del 5 marzo scorso,per il quale si attende risposta.

Durante la Conferenza Stampa, sono state inoltre mostrate delle foto aeree dalle quali risulta evidente la presenza, nell’area interessata dall’iniziativa immobiliare “I Portici”, di strutture antropiche: i sondaggi che si stanno conducendo in questi giorni le hanno intercettate, per ora, solo in parte. Si rimane in attesa di conoscere gli esiti degli opportuni studi stratigrafici.

E’ stato infine ribadito il significato dell’iniziativa (che ha sinora raccolto il consenso di oltre un migliaio di cittadini) finalizzata 1) a rendere nota alla cittadinanza la presenza di un bene archeologico già scoperto nel 2007, le Terme Romane, la cui importanza è testimoniata dalle pubblicazioni scientifiche di Gatti (2009) e Gatti & Raiano (2010); 2) a cercare un confronto con amministratori ed Enti preposti alla tutela dei beni archeologici per sollecitare la tutela e la valorizzazione di un bene importante per tutta la comunità, nessuno escluso.

Riuscirà Frosinone a non perdere anche questa occasione?

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